Da destra: Frei Betto, Frei Giorgio e un rappresentente dei Quilombos

FREI GIORGIO

Frei Giorgio Callegari (Venezia 1936 - S. Paulo 2003) lottò e si oppose con forza al regime militare brasiliano quando fu il momento di farlo, assieme a Frei Betto (Frei Carlos Alberto Libano Christo), al confratello martire Frei Tito (Frei Tito de Alencar Lima) e agli altri sacerdoti domenicani del Brasile. Poi, quando deposta la dittatura militare arrivò il momento di costruire, nella pace, nel 1984 fondò il C.E.P.E.. (Centro Ecumenico de Publicacoes e Estudos) per diffondere la cultura dei valori umani e cristiani che segnavano la sua vita. Con il C.E.P.E. immaginò ed edificò opere di sostegno per bambini di strada "perché tutti i bambini, hanno il diritto di incontrare, di conoscere la bellezza" e contadini indigenti senza terra: la "Colonia Veneza", la "Scuola Agro-ecologica di Peruibe" e cinque "Centro da Juventude" nelle favelas. Sosterrà inoltre un progetto di aiuto per i villaggi Quilombo, fondati da schiavi fuggiti in zone remote del Brasile.

"Frei Giorgio, italiano di Venezia (della Parrocchia dei Santi Giovanni e Paolo n.d.r.), era stato un militante della Democrazia Cristiana, prima di abbracciare la vita religiosa. Grasso, bonario, spiritoso, sapeva conciliare la sua formazione clericale con un interesse politico che lo spingeva a un'instancabile attività giornalistica. In lui l'affetto traspirava da tutti i pori. Parlava con le mani, come uno che stesse tessendo in aria, con le sue dita piccole e grasse, le idee che esprimeva con passione. Dotato di eccezionale coraggio, sembrava che si volesse interessare contemporaneamente di tutti i popoli oppressi del mondo; non c'è famiglia o regione per cui Giorgio sia passato che non lo ricordi con nostalgia, con preoccupazione e con gioia. Ma era, soprattutto, un lottatore solitario" (Frei Betto "Battesimo di sangue - I domenicani e la morte di Carlos Marighella" Quaderni ASAL - Bologna 1983 pag.62)

"Con la sua testarda e coraggiosa lotta per la giustizia ha lasciato a tutti noi il messaggio umano e cristiano di una vita spesa per il bene dei fratelli, per la difesa dell'uomo, della sua dignità e della sua sacralità di figlio di Dio" (dalla Prefazione della raccolta di sue lettere "Lettere dal Tiradentes" Quaderno a cura di Arco Acuto nel X anniversario della morte di Frei Giorgio - Venezia 2013)

Per approfondire:

Frei Betto - "Battesimo di sangue" - I domenicani e la morte di Carlos Marighella" con un dossier speciale su Frei Tito - Quaderni ASAL - Bologna 1983

Umberta Colella Tommasi - "La rabbia e il coraggio" - Frei Giorgio Callegari. In cammino tra i popoli dell'America Latina - Marcianum Press - Venezia 2012

Frei Giorgio Callegari - "Lettere dal Tiradentes" - Raccolta delle lettere dal carcere per detenuti politici edita da Arco Acuto in collaborazione con l'"Associazione Amici della Colonia Venezia di Peruibe" nel X anniversario della morte - Venezia 2013

Frei Betto - "Gli dei non hanno salvato l'America" - Le sfide del nuovo pensiero politico latinoamericano - Sperling & Kupfer Editori - Milano 2004